Ville e Giardini medicei a Firenze

Da Villa del Poggio Imperiale a Giardino di Boboli

Ville interessate: Villa di Poggio Imperiale e Giardino di Boboli

Le ville interessate offrono lo spunto per un percorso di trekking urbano, fattibile anche con i mezzi pubblici, ricco di grandi testimonianze monumentali e indimenticabili vedute panoramiche.

MEZZO DI TRASPORTO CONSIGLIATO

A piedi

TAPPE

4 tappe

1° TAPPA

VILLA MEDICEA DEL POGGIO IMPERIALE

L’itinerario inizia dalla Villa, posizionata sul colle di Arcetri, che fu donata da Cosimo I alla figlia Isabella. Tra il 1622 e il 1625 la villa fu ristrutturata dall’architetto Giulio Parigi e poi da Giacinto Maria Marmi. Nel frattempo la villa era passata a Maria Maddalena d’Austria e poi a Vittoria della Rovere. Nel 1770 Mozart tenne nella villa il suo unico concerto fiorentino. Agli inizi dell’Ottocento la villa assunse il carattere neoclassico attuale. Passò poi nelle proprietà di Elisa Baciocchi Bonaparte e di Maria Luisa di Borbone-Spagna. L’intervento urbanistico di Giuseppe Poggi, per Firenze capitale, pose la villa nel sistema del Viale dei Colli.

Proseguendo poi su Via San Leonardo e Via Viviani, si arriva fino ad Arcetri.

Ad Arcetri (arcis veteris) si trovano numerose testimonianze storiche: fra tutte, Villa il Gioiello a Pian dei Giullari è la casa dove fu confinato Galileo Galilei; nell’Osservatorio astrofisico di Arcetri, inaugurato nel 1872, si continua idealmente l’attività dello scienziato toscano nello studio del cielo e dei pianeti. Attraverso Via Torre del gallo e poi Via di Giramonte, fra stupendi panorami della città, si raggiunge la Basilica di San Miniato.

2° TAPPA

BASILICA DI SAN MINIATO AL MONTE

È uno dei vertici del romanico toscano. San Miniato fu il primo martire della città e scelse questo luogo come suo eremitaggio. Sulla sua tomba nel 1018 si iniziò la costruzione della chiesa attuale. La facciata si ispira agli edifici monumentali romani con tarsie marmoree e geometrie pure. Fiancheggia la chiesa l’Abbazia olivetana. Nel 1553 Cosimo I circondò l’intero complesso di mura trasformandolo in una vera e propria fortezza.
Nel 1869 Giuseppe Poggi progettò la terrazza più panoramica di Firenze al culmine del viale dei colli: Piazzale Michelangelo, che permette di abbracciare con lo sguardo Firenze e i suoi monumenti.
Percorrendo Viale Galileo, Via San Leonardo e poi costa San Giorgio si raggiunge la chiesa di Santa Felicita.

3° TAPPA

SANTA FELICITA

È uno dei luoghi di culto più antichi della città. La sua forma attuale risale al 1735 quando un pesante intervento di restauro la trasformò completamente. L’esterno della chiesa è caratterizzato dal corridoio vasariano che vi si addossa. All’interno sono presenti dei capolavori del Pontormo: la Deposizione, l’affresco dell’Annunciazione e i medaglioni degli Evangelisti.
Percorrendo Via de’ Guicciardini si raggiunge Piazza Pitti.

4° TAPPA

IL GIARDINO DI BOBOLI

È uno dei massimi esempi di giardino all’italiana. L’impianto iniziale è opera del Tribolo, poi a lui successero l’Ammannati e il Buontalenti e poi ancora Giulio e Alfonso Parigi. L’obelisco di Luxor nello scenografico Anfiteatro, la fontana del Nettuno, la grande fontana dell’Oceano del Giambologna, la statua dell’abbondanza dal volto della moglie di Francesco I per poi finire nella meraviglia della Grotta del Buontalenti.